Hockey

"La lega chiusa è un sogno irrealizzabile"

Il giornalista Zaugg non ha dubbi sull'impraticabilità di una NL senza retrocessione

  • 4 February 2020, 19:34
  • 9 June 2023, 19:47
Ajoie

Ajoie: una squadra e un pubblico da National League?

  • Keystone

L'impresa dell'Ajoie in Coppa Svizzera, con la squadra di Swiss League capace di schiantare 7-3 il Davos nella finale di Losanna, fa riemergere il tema di una lega chiusa in National League. Togliere retrocessione e promozione, portare a 14 il numero di squadre del massimo campionato, aggiungendo proprio i giurassiani e magari il Kloten, è una via praticabile o solo un'utopia? Il giudizio di Klaus Zaugg, tra le voci più importanti del giornalismo che si occupa di hockey svizzero, è piuttosto tranciante: "Chiudere la lega significherebbe togliere l'essenza dello sport".

La nostra è una piccola realtà. Non possiamo paragonarci ai campionati americani, basati essenzialmente sul business

Klaus Zaugg

Zaugg è convinto che una scelta del genere svuoterebbe di contenuti e pathos il torneo: "Il nostro campionato si basa su due principi sacri: la conquista del titolo ed evitare la retrocessione nella lega cadetta. Se abolissimo il rischio di finire in Swiss League, assisteremmo a una parte di stagione in cui almeno tre o quattro squadre giocherebbero in piste deserte".

Il servizio con Klaus Zaugg (Rete Uno Sport 04.02.2020, 17h30)

RSI Hockey 04.02.2020, 19:22

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