L'impresa dell'Ajoie in Coppa Svizzera, con la squadra di Swiss League capace di schiantare 7-3 il Davos nella finale di Losanna, fa riemergere il tema di una lega chiusa in National League. Togliere retrocessione e promozione, portare a 14 il numero di squadre del massimo campionato, aggiungendo proprio i giurassiani e magari il Kloten, è una via praticabile o solo un'utopia? Il giudizio di Klaus Zaugg, tra le voci più importanti del giornalismo che si occupa di hockey svizzero, è piuttosto tranciante: "Chiudere la lega significherebbe togliere l'essenza dello sport".
La nostra è una piccola realtà. Non possiamo paragonarci ai campionati americani, basati essenzialmente sul business
Klaus Zaugg
Zaugg è convinto che una scelta del genere svuoterebbe di contenuti e pathos il torneo: "Il nostro campionato si basa su due principi sacri: la conquista del titolo ed evitare la retrocessione nella lega cadetta. Se abolissimo il rischio di finire in Swiss League, assisteremmo a una parte di stagione in cui almeno tre o quattro squadre giocherebbero in piste deserte".
Il servizio con Klaus Zaugg (Rete Uno Sport 04.02.2020, 17h30)
RSI Hockey 04.02.2020, 19:22