di Federico Fiorito
Nelle ultime settimane, segnate dalla lunga pausa agonistica dovuta alla quarantena e da risultati non proprio soddisfacenti, una costante - perché una costante ad Ambrì c'è stata - sono state le buone prestazioni di Damiano Ciaccio. Tre partite in cui il portiere biancoblù è stato una vera e propria garanzia. D'altra parte il 31enne vanta il 93,16% di parate nei 7 match in cui è stato schierato da inizio campionato ed occupa il secondo posto della speciale graduatoria, insieme al bianconero Niklas Schlegel, alle spalle del ginevrino Gauthier Descloux (93,89%).
"Non solo io, tutta la squadra sta giocando bene. Peccato che abbiamo avuto queste piccole sconfitte contro Lugano e Friborgo - ha spiegato Ciaccio - Penso comunque sia stato l'ambiente generale a favorire le mie buone performance". Percentuale alta di parate ma anche tanti tiri scagliati verso la sua porta: 263 di cui 245 respinti. È forse questo allora il problema attuale dell'Ambrì? "Penso di no. Non mi disturba ricevere tanti tiri, anzi in partita è quasi meglio - ha proseguito l'estremo difensore - Io credo che davvero ci è mancato soltanto quel rimbalzo in più dalla nostra parte".
Questa settimana abbiamo lavorato molto bene, partiamo da Rapperswil e poi si vedrà
Damiano Ciaccio
Trovatosi con la responsabilità di farsi trovare sempre pronto, l'ex Langnau non ha subito troppa pressione. "Ormai ho abbastanza esperienza per gestire un momento come questo e va bene così", ha concluso il vodese di origini italiane che, da questo weekend, torna in concorrenza con Benjamin Conz, di nuovo arruolabile dopo la positività al coronavirus e il lungo periodo di isolamento.

NL, l'intervista a Damiano Ciaccio (19.11.2020)
RSI Sport 20.11.2020, 08:10