I provvedimenti presi ieri dal Consiglio federale, nonostante siano stati accolti in maniera tutto sommato positiva, destano più di qualche preoccupazione in seno alla dirigenza dell'Ambrì. "La Valascia è la struttura che ha la più alta proporzione di posti in piedi rispetto a quelli a sedere - ha esordito il presidente biancoblù Filippo Lombardi - doverli riconvertire ci costa uno sforzo notevole e riduce di parecchio la capacità. Speravamo di poter utilizzare almeno la totalità dei nuovi posti creati, ma la situazione è comunque meglio di quanto si poteva temere. Ricordo che fino a qualche tempo fa sembrava che il limite di 1'000 spettatori dovesse durare fino al termine della stagione sportiva. Il bicchiere è quindi mezzo pieno perché si è andati avanti, mezzo vuoto perché ci aspetterà una stagione difficile dal punto di vista finanziario".
La decisione di ieri non rispecchia pienamente i desideri di Lega Hockey e Hockey Club Ambrì
Filippo Lombardi
La difficile situazione attuale potrebbe quindi portare ad una nuova riduzione degli stipendi. "Noi abbiamo fatto una discussione di principio, non solo con i giocatori ma con tutti coloro che hanno gli stipendi sopra un certo minimo. La quantificazione esatta di questa riduzione dipendeva dalle decisioni di ieri, e dipenderà ancora per qualche giorno da quello che riusciremo a concordare con il Cantone".
Abbiamo trovato molta comprensione, tutti capiscono che è necessario fare un gesto
Filippo Lombardi
Come sostenuto dallo stesso numero uno dell'Ambrì, la società leventinese è comunque abituata a combattere dal punto di vista finanziario: "Abbiamo sempre dovuto tirare il gatto per la coda e far quadrare i bilanci, ciononostante non ci sarà nulla di facile".
NL, il servizio sulle nuove disposizioni del Consiglio federale (Il Quotidiano 02.09.2020)
RSI Sport 02.09.2020, 20:32