dall'inviato a Seefeld Giancarlo Dionisio
I puristi dello sci di fondo ritengono che lo stile classico sia unico e intoccabile. Considerano l'eleganza del passo diagonale, o alternato, come un gesto etereo, d'una bellezza quasi sovrumana. Tuttavia lo sport, sin dall'antichità, basa il "pathos" sui primati da superare: che si tratti di correre più velocemente, saltare più in alto, o lanciare più lontano, purché ci sia, costantemente, la tendenza al miglioramento.
A volte i passi in avanti sono figli dell'evoluzione della specie e delle tecniche di preparazione sempre più sofisticate. A volte, invece, sono frutto di vere e proprie rivoluzioni. Ad esempio, in pochi anni, la tecnica di salto in alto proposta ai giochi olimpici del 1968 a Città del Messico da Dick Fosbury, mise dapprima in minoranza, poi al bando, gli adepti dello stile ventrale. Nello sci di fondo il vecchio e il nuovo continuano invece a convivere, anche se sempre più la FIS, come è capitato nella combinata nordica e nel biathlon, tende a privilegiare le prove a stile libero, o skating, rispetto a quelle a stile classico. Possiamo quindi parlare di rivoluzione senza spargimento di sangue, o rivoluzione a metà. Si a metà! Perché proprio ai precedenti Mondiali di Seefeld, nel 1985, andarono in scena le prima gare iridate a stile pattinato.
Si trattava tuttavia di un ibrido, inventato da un discreto fondista finlandese, Pauli Siitonen, che prevedeva uno sci costantemente nel binario da classico e l'altro che spingeva lateralmente con una semi pattinata. La spinta era sempre doppia e sincronica e, ovviamente, c'era la possibilità di alternare il gesto tra destra e sinistra. I puristi storsero il naso, medici e fisiologi misero in guardia dai possibili problemi dell'utilizzo asimmetrico dei muscoli dorsali. Morale: Seefeld 1985 rimase un unicum per il passo Siitonen, e dall'edizione successiva, a Oberstdorf nel 1987, lo stile pattinato fece il suo ingresso trionfale nello sci iridato. Oggi la sopravvivenza del "classico" è più a rischio di quella di un panda o di un gipeto, senza tuttavia che il WWF possa intervenire in suo aiuto.
Legato allo sprint dei CM di Seefeld del 21.02.2019, 14h30