Sport invernali

Pechino 2022, una sfida per Swiss Olympics

Tra incognite e richieste di boicottaggio Stöckli conta di mandare 180 atleti in Cina

  • 04.02.2021, 16:02
  • 10.06.2023, 08:15
Ralph Stöckli

Il capo delegazione

  • Keystone

Mentre a Pechino vengono svelate la torcia e le strutture che accoglieranno fra un anno esatto i XXIV Giochi Olimpici Invernali, Swiss Olympic si prepara a una delle sue più grandi sfide, ovvero organizzare a sei mesi di distanza due delegazioni che si recheranno questa estate a Tokyo e nel febbraio 2022, appunto, nella capitale cinese. Soltanto 180 giorni separeranno infatti la fine delle Olimpiadi estive alla cerimonia di apertura nello Stadio a Nido d'uccello; 180 come le atlete e gli atleti rossocrociati che Ralph Stöckli conta di far partecipare, un record per il nostro Paese; 180 come le organizzazioni umanitarie che hanno chiesto di boicottare i Giochi cinesi.

"Questo dimostra che il cammino intrapreso è ottimo negli sport invernali - ha spiegato il capo delegazione, che può già contare sulla presenza delle due Nazionali di hockey su ghiaccio. La sfida è inoltre legata alle incognite della pandemia, al clima imprevedibile come già vissuto a PyeongChang e alla pessima qualità dell'aria.

Come detto nel frattempo è arrivato l'appello di boicottare l'evento a cinque cerchi per il mancato rispetto dei diritti dell'uomo da parte di Pechino. "Possiamo dare un segnale forte - ha concluso Stöckli, pensando soprattutto alla situazione legata alla comunità uiguri - Dimostrare che viviamo i valori olimpici e che una società aperta e diversificata è importante".

01:31

Olimpiadi, il servizio su Tokyo 2021 (Telegiornale 02.02.2021, 20h00)

RSI Sport 02.02.2021, 21:30

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Sport

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Ti potrebbe interessare