Mentre a Pechino vengono svelate la torcia e le strutture che accoglieranno fra un anno esatto i XXIV Giochi Olimpici Invernali, Swiss Olympic si prepara a una delle sue più grandi sfide, ovvero organizzare a sei mesi di distanza due delegazioni che si recheranno questa estate a Tokyo e nel febbraio 2022, appunto, nella capitale cinese. Soltanto 180 giorni separeranno infatti la fine delle Olimpiadi estive alla cerimonia di apertura nello Stadio a Nido d'uccello; 180 come le atlete e gli atleti rossocrociati che Ralph Stöckli conta di far partecipare, un record per il nostro Paese; 180 come le organizzazioni umanitarie che hanno chiesto di boicottare i Giochi cinesi.
"Questo dimostra che il cammino intrapreso è ottimo negli sport invernali - ha spiegato il capo delegazione, che può già contare sulla presenza delle due Nazionali di hockey su ghiaccio. La sfida è inoltre legata alle incognite della pandemia, al clima imprevedibile come già vissuto a PyeongChang e alla pessima qualità dell'aria.
Come detto nel frattempo è arrivato l'appello di boicottare l'evento a cinque cerchi per il mancato rispetto dei diritti dell'uomo da parte di Pechino. "Possiamo dare un segnale forte - ha concluso Stöckli, pensando soprattutto alla situazione legata alla comunità uiguri - Dimostrare che viviamo i valori olimpici e che una società aperta e diversificata è importante".
Olimpiadi, il servizio su Tokyo 2021 (Telegiornale 02.02.2021, 20h00)
RSI Sport 02.02.2021, 21:30