TENNIS

Troppi ritiri a Pechino, il calendario finisce sotto accusa

Lunedì in Cina cinque partite su dodici si sono concluse con un abbandono

  • 2 ore fa
Lorenzo Musetti

Musetti si è infortunato a una coscia durante il match con Tien

  • Imago

l tornei di Pechino hanno visto una serie di ritiri che ha riacceso il dibattito sul calendario tennistico. Lunedì cinque partite su 12 si sono concluse con un abbandono: nel tabellone maschile a gettare la spugna sono stati l’italiano Lorenzo Musetti (ATP 9) e il ceco Jakub Mensik (19), mentre tra le donne si sono ritirate a match in corso la cinese Zheng Qinwen (WTA 9), la la francese Loïs Boisson (41) e la colombiana Camila Osorio (83).

Questa ondata di infortuni solleva interrogativi sul calendario, giudicato troppo intenso da molti. La WTA obbliga le migliori giocatrici a partecipare a tutti i tornei del Grande Slam, ai 10 WTA 1000 e ad almeno sei WTA 500. Iga Swiatek (2), dopo la sua 72a partita dell’anno, ha definito queste regole “un po’ folli”, sottolineando la necessità di pensare alla salute delle atlete.

Il dibattito coinvolge anche il circuito maschile. Novak Djokovic (4), ad esempio, ha criticato l’allungamento di alcuni Masters 1000 a 12 giorni, come nel caso di Pechino, definendolo “troppo lungo”. Il campione serbo ha adattato il suo calendario concentrandosi quasi esclusivamente sui tornei del Grande Slam. Tuttavia, non tutti i giocatori possono permettersi questa flessibilità, dovendo proteggere costantemente la propria classifica. La situazione evidenzia la necessità di un equilibrio tra le esigenze commerciali del tennis e il benessere degli atleti, aprendo la strada a possibili riforme del calendario internazionale.

03:20

Rete Uno Sport

Rete Uno Sport 29.09.2025, 18:40

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