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Camera d’eco

Era meglio il libro - Valerio Lundini

Sono frammenti, piccoli sketch letterari, scritti da quello che viene definito un giocoliere delle parole, un prestigiatore della lingua italiana, comico, musicista, conduttore televisivo, senza dubbio un artista: Valerio Lundini.

  • 24.12.2022
  • 5 min
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Mi chiamo *Gimbo Catazza* e studio italianistica all’università di Basilea: vi consiglio di leggere Era meglio il libro, di Valerio Lundini pubblicato da Rizzoli nel 2021.

Lundini, nato a Roma nel 1986, dopo aver partecipato alla trasmissione Battute?, ha esordito con il suo programma per Rai2 Una pezza di Lundini, ottenendo un grande succcesso di pubblico e critica. Ha una band con cui si esibisce in tutta Italia e dal 2021 scrive libri. Su youtube e sui social sono numerosissimi i suoi sketch, che consiglio di guardare a chi vuole avvicinarsi al personaggio.

Si tratta di una figura interessante e innovativa nel panorama dell’intrattenimento italiano perché dice cose per nulla scontate, o meglio ciò che dice è scontato, ma il modo è brillante e originale.

In particolare usa il cringe, l’ironia, non solo come l’occhio che sa cogliere quanto l’esistenza sia folle e vana, ma anche per criticare la società e sui membri in modo apparentemente velato ma estremamente pungente.

Era meglio il libro – di Valerio Lundini – si compone di brevi scritti di scorrevole lettura, dalla forma e il contenuto variegato. Si passa da raccontare la perplessità di un bambino di fronte al termine „sesso orale“ usato dai telegiornali per descrivere lo scandalo Clinton Lewinski, ad una serie di recensioni cinematografiche sbrigative, in cui il film viene giudicato dai soli primi 5 min…Star Wars risulta una pellicola interamente fatta di scritte sullo sfondo di un cielo stellato, 2001 Odissea nello spazio diventa un documentario sulle scimmie dalla colonna sonora naïf.

In poche parole si ripercorre la cultura pop dagli anni 80 fino ad ora, richiamandone gli stereotipi come la bellezza delle canzoni di San Remo, i personaggi come Franco Califano e tutte le donne che si è vantato di avere avuto. È un libro che pur nei suoi toni leggeri, sottende una profonda padronanza della lingua che consente all’autore di formulare espressioni poetiche come Un vento pungente pettinava dolcemente le chiome dei ginepri, e una miriade di giochi di parole che creano piccoli, ma sani cortocircuiti nelle menti che abusano della ragione.

Il libro è comunque molto più di questo, è un ecosistema di parole e immagini, ricco e variopinto, che può essere apprezzato da uno sguardo generale e fugace, ma che al contempo offre pane per i denti di chi ama sviscerare i dettagli.

Prima di chiudere ci tenevo a precisare che il mio nome in realtà non è Gimbo Catazza. Gimbo Catazza non è che una delle varie maschere che Lundini indossa nei suoi skatch, nelle sue comparse in Tv, e in ciascuno dei brevi scritti che compongono il suo libro. Per questo più che dell’opera è interessante parlare del personaggio. Chi è Lundini? Chi si cela sotto a quelle maschere? Non un comico, non musicista, neanche un conduttore televisivo, né men che meno un artista, ma soltanto uno che si è accorto che per fare ridere, per colpire nel segno, non serve inventarsi barzellette o chissà quali assurde storie: basta essere sinceri. Lundini non rinuncia al suo nome, ma inventa un personaggio che rivela la sua sincerità nel continuo smascheramento di sé stesso. È un personaggio che si fa beffe di una cultura innalzatrice di vita e opere, che smonta l’altisonanza di luoghi comuni occidentali che celebrano la vita come un’ascesa verso il successo, quando le risorse del nostro pianeta non lo consentono più. Per questo rinunciare al proprio nome a livello culturale è un gesto significativo, foriero di un messaggio che promuove la decostruzione – da preferire alla distruzione.

Scegliere il nome di Gimbo Catazza, una maschera di Lundini, oltreche un modo per fargli il verso, è soprattutto un andare oltre e prendere più sul serio un problema culturale contingente e attuale. È un modo per mostrare che se l’umana vita è un soffio è inutile fingersi tanto importanti, è inutile fomentare sogni di carriere e successi, che oltre a stressare, inquinano.

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