Tra jazz e nuove musiche

Chemirani Ensemble

Mercoledì 1. settembre 2021 ore 20.45 - Chiasso, Cinema Teatro

  • 1 settembre 2021, 22:45
Chemirani Ensemble

Chemirani Ensemble

  • Chemirani Ensemble

"Poesia e musiche persiane per Lucia Morello"

Maryam Chemirani voce
Djamchid Chemirani zarb
Keyvan Chemirani zarb
Bijan Chemirani zarb, saz e percussioni
e con
Silvia Grande voce recitante

Maryam Chemirani

Maryam Chemirani

  • Maryam Chemirani

Diretta non prevista
Audio e video del concerto saranno registrati e diffusi in seguito su Rete Due e sul canale Musica del sito web RSI.

Una collaborazione ChiassoLetteraria – RSI Rete Due

Serata speciale COOP CULTURA

Lucia Morello, giornalista, grande amica del festival è stata una protagonista discreta della vita culturale chiassese. ChiassoLetteraria le vuole rendere omaggio con una serata di cultura persiana, una delle sue tardive indomite passioni. Sarà l’occasione per un concerto di musica classica persiana e la lettura di poesie di Forough Farrokhzad, indimenticata e anticonformista poetessa morta nel 1967, recitate dall’attrice italiana Silvia Grande.

Il concerto avrà invece come protagonista il Chemirani Ensemble, guidato dal grande maestro e virtuoso suonatore di zarb (o tombak, in persiano) Djamchid Chemirani che, dopo la formazione in Iran, le collaborazioni con cantanti e strumentisti di grido della musica classica persiana e un primo riconoscimento internazionale, dai primi anni ’60 vive in Francia. Qui si è fatto conoscere ad un pubblico sempre più ampio grazie ad una musica e ad uno strumento che si aprono verso nuovi orizzonti: il teatro (partecipa al Mahabharata di Peter Brook), la danza (collabora con Béjart e Carolyn Carlson), il jazz, la musica contemporanea (con Jean-Pierre Drouet e Bruno Caillat), quella medievale (Clemencic Consort) e la world music. Accanto a lui ci saranno i suoi tre figli, pure suoi allievi: Maryam, Keyvan e Bijan. Tutti attivi da tempo anche con propri gruppi e progetti i più diversi.

L’ensemble si ispira in particolare ai poeti mistici persiani (Rumi, Hafez, Khayyam...) la cui prosodia suscita loro ritmi che, unitamente alle composizioni tradizionali, fungono da base per improvvisazioni visionarie e ipnotiche.

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