Automobilista avvisato, meno multato?

Un cartello d’avvertimento 200 metri prima di ogni radar mobile. Vi ricordate?

Era l’aprile del 2016 quando il parlamento ticinese prese una decisione controversa. Ora quel principio è diventato realtà. Dal primo luglio 2017, anche i radar mobili vengono annunciati. Ma attenzione: non come avrebbe voluto il Gran Consiglio! Niente cartello prima del radar, ma la pubblicazione ogni settimana delle località dove ci saranno i controlli. Senza l’indicazione del punto preciso, né del giorno esatto.

Ma allora qual è l’utilità e il senso di queste segnalazioni? Servono a fare prevenzione? O rischiano solo di prevenire… le multe agli automobilisti col piede pesante?

Abbiamo dato voce a chi ritiene che la volontà del parlamento sia stata aggirata, solo per non compromettere una preziosa fonte di entrate per Comuni e Cantone. Ma abbiamo incontrato anche chi, segnato da un dramma personale, è contro ogni forma di segnalazione e, anzi, chiede più controlli in nome della sicurezza.

Ospiti in studio il direttore del Dipartimento istituzioni
Norman Gobbi, il coordinatore del Fronte automobilisti Ticino
Andrea Censi, l'avvocato dell'Unione Automobilisti Motociclisti
Rossano Guggiari e il capo della Polizia stradale ticinese, il capitano
Marco Guscio

Abbiamo anche verificato un con un
test pratico le ragioni per cui il Dipartimento Istituzioni ha deciso di non avvisare gli automobilisti con un cartello 200 metri prima di un radar mobile. Abbiamo seguito per 3 giorni le attività di un radar fisso segnalato e la velocità degli automobilisti 200 metri dopo lo stesso radar. Il risultato è che sulle oltre 7mila auto passate, solo 31 erano sopra il limite dei 50 km/h al momento di superare il radar.
Ma 200 metri dopo gli automobilisti sopra il limite di velocità erano ben 1723.

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