E’ il granaio d’Europa ed è stato incendiato. La guerra in Ucraina oltre a mietere vittime e terrore sta facendo sentire i suoi effetti sull’economia di mezza Europa, anche in quello che mettiamo nei nostri piatti.
I prezzi sono in salita, in particolare quelli dei prodotti derivati da grano e cereali: pasta, pane, biscotti, olio di semi. Sono i segnali di un conflitto che si fa sentire sui nostri portafogli e arriva sulle nostre tavole.
Il motivo è semplice: prendiamo il grano. Il 12% di tutto quello venduto nel mondo arriva dall’Ucraina. E così dal 18 febbraio il suo prezzo sul mercato delle materie prime è in crescita quasi del 40%. La Svizzera non dipende dal grano ucraino, ma gli aumenti dei prezzi iniziano a farsi sentire anche da noi, e non solo sui derivati del grano ma anche sulla carne considerato che gli animali si nutrono anche di cereali. Patti chiari entra nelle aziende di prodotti alimentari, dai pastifici agli oleifici, e racconta come le imprese, ma anche i consumatori affrontano questa crisi dal futuro incerto. Se in alcuni Paesi è iniziata la corsa ai supermercati per fare scorte, da noi questo effetto non si fa ancora sentire, come era successo ad esempio durante la pandemia. Ma la situazione legata alla guerra ha spinto la Confederazione a ricordare a tutti la necessità di mantenere sempre un minimo di scorte in casa. Di cosa si tratta? A cosa servono? Per quali evenienze? Ma le scorte, quelle vere, la Svizzera le ha distribuite in tutto il Paese: silos con grano, olio, benzina, altre materie prime: dove sono? Come vengono gestite? Patti chiari apre le porte dei centri di stoccaggio nazionali, da cui dipende il funzionamento del Paese nei momenti di crisi.
Una serata speciale dedicata alle conseguenze della guerra sui prezzi proprio mentre il cambio franco euro sta ancora una volta scombinando il confronto della spesa tra Svizzera e Italia. Con quali conseguenze per la nostra economia e per i consumatori?
Con noi in diretta Renato Ginesi, consulente del mercato internazionale dei prodotti agricoli, via Skype Yngve Abrahamsen, responsabile del centro di ricerche economiche presso l'ETH, Ryan Pedevilla, vice presidente del gruppo approvvigionamento economico TI, e Laura Regazzoni Meli, segretaria generale dell'Associazione Consumatori della Svizzera Italiana.
Prese di posizione
- Presa di posizione - MIGROS
https://cook.cue.rsi.ch/rsi/la1/programmi/informazione/patti-chiari/96mh3x-Presa-di-posizione-MIGROS/download/Presa+di+posizione+-+MIGROS.pdf
- Presa di posizione - LIDL
https://cook.cue.rsi.ch/rsi/la1/programmi/informazione/patti-chiari/mnaq7u-Presa-di-posizione-LIDL/download/Presa+di+posizione+-+LIDL.pdf
- Presa di posizione - DENNER
https://cook.cue.rsi.ch/rsi/la1/programmi/informazione/patti-chiari/u6e0yg-Presa-di-posizione-DENNER/download/Presa+di+posizione+-+DENNER.pdf
- Presa di posizione - COOP
https://cook.cue.rsi.ch/rsi/la1/programmi/informazione/patti-chiari/n247qn-Presa-di-posizione-COOP/download/Presa+di+posizione+-+COOP.pdf
- Presa di posizione - ALDI SUISSE
https://cook.cue.rsi.ch/rsi/la1/programmi/informazione/patti-chiari/yrq4lm-Presa-di-posizione-ALDI-SUISSE/download/Presa+di+posizione+-+ALDI+SUISSE.pdf