Damien Hirst, Jeff Koons e Maurizio Cattelan. Tre artisti contemporanei le cui opere hanno raggiunto quotazioni milionarie. Ma davvero il valore di un artista corrisponde al valore del denaro che riesce a mettere in moto o dalle gallerie internazionali che lo rappresentano? Se c’è una cosa che la pandemia ha messo ancora più in luce è l’estrema precarietà di chi lavora nell’ambito dell’arte contemporanea. Inoltre, a tutto ciò, si aggiungono i danni prodotti da una diffusa visione, romantica e naïf del lavoro degli artisti. Ma allora qual è il reale stato di salute dell’arte contemporanea? Le riflessioni di Arturo Galansino critico dell’arte, direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze e curatore, insieme a Joachim Pissarro, delle mostra “Jeff Koons Shine”.
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