Trio Degas
Francesco Negrini, clarinetto
Luca Bacelli, violoncello
Matteo Sarti, pianoforte
In diretta Rete Due e videostreaming (dalle 14:30 alle 15:30)
MusicaViva martedì 6 maggio ospiterà allo studio2 della RSI a Lugano il Trio Degas, ensemble affiatato che suona insieme da oltre vent’anni, i cui musicisti -il clarinettista Francesco Negrini, il violoncellista Luca Bacelli e il pianista Matteo Sarti- collaborano regolarmente anche con importanti orchestre europee e sono molto legati, per formazione e attività musicale, anche al territorio svizzero e svizzero-italiano. Mosso dalla volontà di una costante ricerca per la rivalutazione del repertorio classico del Trio con clarinetto e la riscoperta di capolavori dimenticati o di opere di maestri contemporanei, il Trio, distintosi per equilibrio sonoro e intensità espressiva, negli anni ha raccolto consensi di pubblico e di critica e vinto numerosi premi. Il suo nome prende ispirazione dal celebre pittore francese impressionista, simbolo di eleganza, movimento e sensibilità artistica.
In occasione di questo appuntamento dal vivo il Trio ci condurrà lungo un percorso musicale che rispecchia quelle dichiarate intenzioni di rivalutazione e riscoperta dei repertori pensati per la propria formazione: si partirà con un brillante brano dal gusto tardo -romantico firmato da un autore di origini svizzere -anche se prevalentemente attivo in Russia e Germania-, Paul Juon, per proseguire con l’eccellenza della scrittura per trio con clarinetto sgorgata dalla penna di Johannes Brahms. Il Trio renderà poi omaggio, in occasione rispettivamente del 150. anniversario dalla scomparsa e del 180. dalla nascita, a due autori francesi molto diversi: la dimenticata Louise Farrenc, rinomata compositrice, concertista e insegnante -prima donna nominata per una cattedra al Conservatorio di Parigi nel 1842-, alla cui creatività dobbiamo anche delle riuscite pagine per trio dal sapore classico-romantico; e poi il più celebre Gabriel Fauré, di cui verrà proposto il movimento d’apertura del classicheggiante e armonioso Trio op. 120, il cui progetto originale era pensato per pianoforte, violoncello e clarinetto o violino -questo poi prevalse-. Il programma si completa dapprima con una dinamica pagina cameristica di Nino Rota, dal suo Trio del 1973 -anno fervido e tribolato per l’autore- e poi con una vivace composizione dagli echi brasiliani, firmata dal pianista del Trio Degas, Matteo Sarti.



