Stefano Benni è stato uno degli scrittori più originali e amati della letteratura italiana contemporanea. Con uno stile capace di unire satira sociale, invenzione linguistica e ironia dissacrante, ha creato mondi e personaggi entrati nell’immaginario collettivo. Dal mitico Bar Sport a La compagnia dei Celestini, passando per Margherita Dolcevita e Il bar sotto il mare, i suoi libri hanno raccontato un’Italia buffa e malinconica, fatta di eroi quotidiani e sogni impossibili. Autore versatile, è stato anche poeta, drammaturgo e giornalista, collaborando con “Repubblica”, “Il Manifesto” e “L’Espresso”, e contribuendo alla satira con riviste come “Linus” e ”Cuore”. Le sue opere, tradotte in più di trenta lingue, hanno conquistato lettori di ogni età, mescolando gioco e critica, fantasia e realtà. Benni ha saputo guardare al mondo con occhi acuti e insieme pieni di meraviglia, lasciandoci una lezione: che l’umorismo può essere un’arma potentissima per raccontare la verità e immaginare il futuro.
Ad Alphaville lo abbiamo ricordato con lo scrittore, giornalista e umorista Michele Serra.
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