Un nuovo libro, intitolato “Memoria e migrazioni”, uscito di recente per l’editore Mimesis. È il frutto di due decenni di ricerche che il sociologo Paolo Ruspini ha dedicato al legame tra migrazione e memoria, con un approccio transnazionale ma concentrato sui rapporti tra Svizzera e Italia. Abbiamo intervistato l’autore, che ci presenta la sua analisi delle vecchie e delle nuove migrazioni, dal “volevamo braccia e sono arrivati uomini” alla “fuga di cervelli”, con uno sguardo alle seconde generazioni e al tema dell’invecchiamento.
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