Da martedì scorso, il sinodo di Berna, Jura e Soletta ha ufficialmente riconosciuto la Metalchurch come parte integrante della chiesa riformata. Dal 2026, stanzierà dei finanziamenti fissi di quasi 200 mila franchi. Ma come si coniugano il mondo del metal, stereotipicamente anticlericale, e quello della Chiesa riformata?
Ne abbiamo parlato oggi ad Alphaville con Gaëlle Courtens, giornalista e responsabile per la pubblicazione di Voce Evangelica, il portale svizzero d’informazione protestante.
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