Tra i diversi luoghi del mondo che possono fregiarsi di avere una vera tradizione nell’ambito del fumetto, c’è senza dubbio l’Argentina. Basta pensare a nomi come Alberto Breccia, Juan Giménez, Carlos Trillo, José Muñoz e Carlos Sampayo, Quino, o naturalmente Hector German Oesterheld, autore fra l’altro dell’iconico L’Eternauta, che esce proprio questa settimana in un adattamento televisivo su Netflix. È pure un dato di fatto che il fumetto argentino abbia un rapporto privilegiato con l’Italia e il fumetto italiano: dagli anni argentini di Hugo Pratt e le esperienze editoriali di Cesare Civita, in particolare con la Editorial Abril (anni ’40 e soprattutto ’50), passando dall’interesse che pionieristiche riviste italiane come Linus – e poi Eureka, Il Mago, o ancora Alterlinus – dedicarono al fumetto argentino, fino all’interesse che in tempi più recenti diverse case editrici italiane come Comma 22, 001 edizioni o Oblomov hanno dimostrato, dedicando collane e ampi progetti editoriali ad alcuni maestri argentini della nona arte. Il dossier di Alphaville permetterà così un’immersione nella grande tradizione del fumetto argentino.
Lunedì 28 aprile con il fumettista Igort, uno dei protagonisti del fumetto italiano sin dalla fine degli anni ’70. Igort dirige Oblomov Edizioni, che ha fra l’altro pubblicato l’integrale di Alack Sinner e Nel bar di José Muñoz e Carlos Sampayo.
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