Un attimino. Che ne è della lingua italiana?
Ottava puntata, di Marco Pagani e Andrea Fazioli
Un attimino. Che ne è della lingua italiana?
Ottava puntata, di Marco Pagani e Andrea Fazioli
La lingua viva, la lingua che parliamo, per il fatto stesso di essere viva è in continuo movimento. Si trasforma, fagocita, digerisce, rimastica e sputa. Ingloba pezzi di altre lingue, li italianizza e a sua volta dissemina suoi pezzi all’interno di altre lingue, in una continua impollinazione incrociata che contamina il parlare.
La moderna linguistica ormai non ragiona più solo in termini di giusto o sbagliato, dal momento che qualunque espressione, se usata per un tempo sufficiente da un numero sufficiente di persone, diventa “giusta”.
Ma se giusto e sbagliato sono categorie in via di superamento, il brutto e il bello (come categorie estetiche e puramente soggettive) mantengono intatta la loro necessità. E proprio su questo, sulle bellezze e le brutture, sui neologismi più agghiaccianti e sulle espressioni più poetiche si soffermano, ogni settimana (senza prendersi troppo sul serio) Andrea Fazioli e Marco Pagani. In un gioco al “poliziotto buono e poliziotto cattivo” che ha come oggetto - appunto - le parole del presente. Ospite della ottava puntata è Margherita Coldesina.