16.11.17 - 17:40
Il termine è di moda, in voga, abusato: Archistar. I grandi e celebrati architetti d’oggi vengono chiamati così. Mario Botta è uno di essi. Tra i più conosciuti e richiesti al mondo. Ma l’uomo accompagnato nei nostri studi di Besso dalla moglie giovedì pomeriggio non emana luce abbagliante di stella mediatica. L’uomo, il cittadino, il compagno di vita Botta ci racconta con semplicità di come abbia, ancora studente, trasformato una legnaia in cappella (Bigorio); riflette sul suo ’68 a Venezia (qualche sciopero in meno non avrebbe gustato); il matrimonio (celebrato senza troppo riflettere); l’ampliamento della Scala di Milano (in futuro ci potranno entrare gli elefanti); e i viaggi Cina (troppi ma necessari).
A cura di Daniel Bilenko