A seguito di tagli drastici, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione della Confederazione ha deciso di chiudere le sue collaborazioni con le organizzazioni artistico-culturali svizzere impegnate nella promozione della diversità culturale delle arti - cinema, musica, arti performative, letteratura - provenienti dalle regioni più svantaggiate. Dallo Zürcher Theater Spektakel al Salon Africain del Salone del libro di Ginevra, dal Grin Festival di Roveredo al Locarno Film Festival, con il suo programma Open Doors che – ammirato anche dall’estero – da oltre 20 anni promuove le cinematografie del Sud e dell’Est globali.
I finanziamenti, già ridotti del 45% nel 2025 (da 3,7 milioni a 2 milioni annui), verranno interrotti dal 2029, segnando addirittura la fine di alcune di queste realtà, fra cui il FondoCulturaleSud, che attualmente permette a centinaia di manifestazioni svizzere di sostenere e ospitare artisti provenienti da Africa, Asia, Sud America ed Est Europa.
Charlot ha raccolto le voci di operatrici e operatori culturali di alcune delle principali organizzazioni colpite: Roberto Haçaturyan (FondoCulturaleSud), Domenico Tenese (Grin Festival), Raphaël Brunschwig e Sarah Schiesser (Locarno Film Festival), con una presa di posizione da parte della Direzione dello sviluppo e della cooperazione del Dipartimento degli Affari Esteri della Confederazione.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703915