Tags: I Maliardi, Sergio Maspoli
Sergio grazie alla radio è diventato un abile drammaturgo che riesce a dire molte cose in un breve lasso di tempo, la capacità di descrivere paesaggi, caratteri e situazioni …. È quanto sosteneva nel 1969 Felice Filippini presentando “I Maliardi” il libro in lingua di Sergio Maspoli pubblicato in quell’anno dalle edizioni Lema di Agno e adattato per la radio nella versione che viene riproposta in Colpo di scena con lo stesso Filippini che introduce le puntate per ricordare Sergio Maspoli a 25 anni dalla scomparsa. Un destino, quello delle due personalità radiofoniche e culturali, che si è presto incrociato: compagni a Locarno nell’ottenimento della licenza magistrale e successivamente colleghi in Radio prima pionieri poi sperimentatori. Un mezzo, quello radiofonico, schietto e diretto che ben si addice a Maspoli e col quale intraprende una lunga e divertita relazione decennale. Radio Monteceneri non ha solo stimolato e approfittato del drammaturgo, ma ha anche tenuto a battesimo il poeta Sergio Maspoli. Ed è proprio grazie alla lettura di sue poesie che nel 1939 inizia la collaborazione con la Radio, un’attività che non ha mai abbandonato e che ha continuato a coltivare nella seconda metà degli anni sessanta accanto al ruolo di regista e responsabile del settore ricreativo e dialettale che ha diretto fino al pensionamento nel 1985.
Nei 10 racconti de “I maliardi” Sergio Maspoli propone le figure mitiche della sua infanzia, testimoni d’altri tempi e caratteri; dipinti … con la tavolozza di miele e di veleno che Maspoli prodiga e in cui sguazza: e ritengo (nb Felice Filippini) che questo curioso amalgama sia valido, e rappresenti un documento prezioso quando verrà l’ora di vedere questo personaggio nel tutto-tondo della sua statura di cantastorie lunatico-gitano-popolare.
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