Presa del suono editing e sonorizzazione Thomas Chies
aProduzione Francesca Giorzi
Che le cose abbiano una fine è da prevedere al momento che hanno un inizio. Eppure, poi quella fine arriva, e ci sorprende. E ci fa male. Perché le fini fanno male. Non tanto perché sono sbagliate, ma perché noi c’eravamo legati, a quella cosa lì. E a questa cosa qui, noi, ci eravamo proprio legati, sì sì. E ora cosa rimane? Un pianoforte scordato, bicchieri zozzi, pile di copioni stracciati, scatole di caramelle per la gola e armadi pieni, ma proprio pieni, di rumori. Di dischi, di nastri. Di suoni di foche, di spari, di foreste piuvali. Pieni di un vuoto da colmare che non colmerà nessuno se non la polvere. E la cenere, certo, una volta che finirà tutto nell’inceneritore.
Però ecco, quando una fine arriva arriva e basta, e noi la possiamo accettare o non accettare. Oppure la possiamo raccontare. E io scelgo di raccontarla così, un po’ come mi riesce, in una notte passata ai microfoni, cantando, gridando, ma soprattutto, ringraziando. Che bel viaggio è stato. E che bella fine poi.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703594