Da Domenica 12 febbraio a Domenica 5 marzo 2023 alle 17:35
Adattamento e regia di Stefania Graziosi
Con Cinzia Spanò (Emma), Margherita Saltamacchia (Harriet), Riccardo Peroni (signor Woodhouse), Claudio Moneta (George Knightley) e con Marco Cortesi, Lisa Mazzotti, Massimo Loreto, Luca Sandri, Mario Cei, Jasmine Laurenti, Massimiliano Zampetti, Jasmin Mattei, Lucia Donadio, Tatiana Winteler, Yor Milano
Presa del suono editing e sonorizzazione: Thomas Chiesa
Produzione: Francesca Giorzi
Emma
Contenuto audio
EMMA (1./4)
Domenica in scena 27.10.2019, 18:35
EMMA (2./4)
Domenica in scena 03.11.2019, 18:35
EMMA (3./4)
Domenica in scena 10.11.2019, 18:35
EMMA (4./4)
Domenica in scena 17.11.2019, 18:35
“Emma” è l’ultimo romanzo pubblicato in vita dalla Austen, uscì nel 1815, due anni prima della sua morte, e prima di iniziare a scriverlo l’autrice dichiarò “Sto per descrivere un’eroina che non potrà piacere a nessuno, fuorché a me stessa”. E indubbiamente è la più particolare delle sue opere e pare seguire le vicissitudini artistiche della sua creatrice.
Infatti, così come la Austen venne per lungo tempo considerata, nonostante i successi dei suoi libri, una scrittrice per “educande” e poi rivalutata fino al magnifico giudizio che ne dà Virginia Woolf “la più perfetta artista tra le donne”, anche “Emma”, alla sua uscita, venne aspramente criticato e giudicato il peggiore dei suoi romanzi.
Ma poi, lo stesso motivo delle critiche ricevute (si disse che non “succedeva niente”), divenne il suo pregio e il fatto che l’intera storia si risolvesse per un puro caso lo ha segnalato, non solo come il suo miglior romanzo, ma anche il più innovativo. Per questo la scelta di presentarlo in versione radiofonica: perché il pubblico possa apprezzare l’abilità e la leggerezza con cui l’autrice segue i giri e le svolte dei dialoghi in modo da tenere costantemente all’erta la curiosità del pubblico.
Con continua attenzione ai caratteri, ai sentimenti, alle emozioni dei suoi personaggi; con occhio attento a trovare l’equilibrio tra pathos e ironia la Austen costruisce la sua storia alla stregua di un giallo, seminando piccoli indizi, per poi darcene subito spiegazioni spiazzanti, che solo alla fine trovano la loro vera strada; e proprio come in un giallo ci porta a fruire di una scena cercando di immaginare che cosa succederà nella successiva, tenendoci legati alla vicenda.
Perché, in quello che venne considerato “il suo piccolo mondo”, le situazioni sono le stesse in cui potremmo trovarci anche ai nostri giorni, le emozioni molto più profonde di quanto possono apparire inizialmente e questo è il motivo per cui, profetica la Woolf nel definire i suoi libri “immortali”, ancora oggi Jane Austen suscita costante interesse e acquista sempre nuovi ammiratori.
Siamo sicuri che la sua non banale “leggerezza” conquisterà anche gli ascoltatori di Rete Due.
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