"Sulla Scuola di Milano. Antonio Banfi e Valentino Bompiani nella cultura e nella società italiana dalla dittatura alla democrazia", Giunti (dettaglio copertina)
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Antonio Banfi e "La Scuola di Milano"

di Letizia Bolzani

  • giunti.it
  • 10.12.2019
  • 24 min
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  • Scienze umane e sociali
  • Letteratura

Il filosofo Antonio Banfi (Vimercate 1886-Milano 1957) fu un maestro nel senso più alto del termine. Seppe non solo insegnare, ma anche condurre i suoi allievi all’esercizio limpido della ragione, incoraggiando ognuno a seguire la propria ricerca peculiare. In un periodo cupo come furono in Italia gli anni Trenta, attuò con il suo cenacolo di giovani studenti una vera resistenza intellettuale, aprendosi a prospettive nuove, culturali a tutto tondo, attinenti non solo la filosofia strettamente intesa ma anche la sociologia, l’antropologia, la psicologia, la letteratura e la poesia, e spingendo lo sguardo oltre i confini dell’Italia e anche dell’Europa. Un razionalismo critico, quello del magistero banfiano, che si inserisce nella grande tradizione dell’illuminismo lombardo e che ha molto da dirci ancor oggi.

La Biblioteca Braidense di Milano ospita fino al 31 dicembre una mostra sulla Scuola di Milano di Antonio Banfi, raccontata attraverso una raccolta di preziosi documenti conservati a Varese al Centro Internazionale Insubrico diretto da Fabio Minazzi, che ha curato anche il ricco catalogo della mostra, "Sulla Scuola di Milano. Antonio Banfi e Valentino Bompiani nella cultura e nella società italiana dalla dittatura alla democrazia" (Giunti), e che sarà ospite di questa puntata.

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