Barbara Sanseverino (Milano, 1550 – Parma, 19 maggio 1612)
Geronimo

Barbara Sanseverino: libertina e intellettuale all’epoca della Controriforma

di Brigitte Schwarz

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  • 29.3.2021
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  • Letteratura
  • Scienze umane e sociali

Barbara Sanseverino Sanvitale, contessa di Sala, signora di Colorno (1550-1612), fu per bellezza e spirito fra le donne più ammirate del suo tempo. «Donna, per cui Amor trionfa e regna», come la celebrò Torquato Tasso, fu cantata dai poeti e ricercata dalle corti dove era «il condimento di ogni passatempo» grazie alla sua inclinazione al divertimento. Fu organizzatrice instancabile di feste che sconfinavano spesso in incontri licenziosi, da lei stessa favoriti. In pari tempo fu lungamente impegnata in complesse controversie soprattutto circa l’amato feudo di Colorno, per il quale si scontrò con l’ambizione di incamerarlo del duca di Parma Ranuccio Farnese. Nel 1612 finì per rimanere implicata in una congiura di altri nobili parmensi avversi alle mire del duca, e come loro arrestata, processata e infine giustiziata.

Gigliola Fragnito ha insegnato Storia moderna nell’Università di Parma. Con il Mulino ha pubblicato anche «La Bibbia al rogo. La censura ecclesiastica e i volgarizzamenti della Scrittura» (1997, nuova ed. 2015), «Proibito capire. La Chiesa e il volgare nella prima età moderna» (2005), «Cinquecento italiano. Religione, cultura e potere dal Rinascimento alla Controriforma» (2012), «Storia di Clelia Farnese. Amori, potere, violenza nella Roma della Controriforma» (2013, nuova ed. 2016), «Rinascimento perduto. La letteratura italiana sotto gli occhi dei censori» (2019).

Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)

Stendhal. La Certosa di Parma. Rusconi, 1987

Fragnito, Gigliola. Proibito capire : la Chiesa e il volgare nella prima età moderna. Il Mulino, 2005

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