Quando abbiamo smesso di considerare gli animali dei semplici strumenti a nostra completa disposizione? Quando abbiamo cominciato a prenderci cura di loro? Giulia Guazzaloca è partita da queste domande, troppo a lungo trascurate dagli studiosi, per ripercorrere la storia della protezione degli animali a partire dalla prima metà dell’Ottocento. È una vicenda complessa, con diverse pagine sorprendenti, a cominciare per esempio dalle leggi assai avanzate introdotte da fascismo e nazismo; ma dopo la Seconda guerra mondiale anche la Svizzera, e in particolare il Canton Ticino, hanno accolto e sostenuto alcune delle organizzazioni internazionali più attive in questo campo.
In tempi più recenti, intorno agli anni Settanta del secolo scorso, l’animalismo ha fatto un salto di qualità, rinnovando schemi di pensiero e pratiche di mobilitazione, con risultati importanti seppur parziali. Ai giorni nostri, quando milioni di animali di compagnia condividono in profondità la nostra vita quotidiana, è forse tempo di stabilire su nuove basi il rapporto tra uomini e animali; ma solo un’adeguata prospettiva storica può darci la profondità di visione necessaria per guardare verso il futuro.
Giulia Guazzaloca, "Primo: non maltrattare. Storia della protezione degli animali in Italia", Edizioni Laterza
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