Smart city, comunicazione
In altre parole

Aldo Bonomi (2./5)

di Enrico Bianda

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  • 12.7.2022
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"Dopo due anni di pandemia - scrive Aldo Bonomi - la resilienza delle grandi città è evidente, ma abbiamo, per dirla con il Calvino delle Città invisibili, davvero avvertito di essere dentro un momento di crisi della vita urbana: «La città troppo grande come l’altra faccia della crisi della natura».

Aldo Bonomi, sociologo, dal 1986 dirige il consorzio AASTER, di cui è fondatore. È professore a contratto allo IULM con il corso “Società, territorio e globalizzazione”, nell’ambito del progetto Ateneo per la città. Scrive su diverse testate nazionali, Vita, Manifesto, Corriere della Sera e su Il Sole 24 Ore, dove cura la rubrica “microcosmi”. È responsabile della collana “Comunità concrete” per la casa editrice Derive Approdi e ha fondato e diretto il periodico “Communitas”.

Appassionato dalle trasformazioni della composizione sociale nei contesti urbani ed extra urbani, con particolare riferimento al mutamento del rapporto tra smart city e smart land, ai processi migratori, ai fenomeni di vulnerabilità e marginalità sociale, alle forme di convivenza nelle comunità locali e nei quartieri metropolitani, ha ideato e curato alcune mostre esposte presso La Triennale di Milano dedicate alle trasformazioni dell’abitare, del convivere e del produrre nei territori investiti dalla modernità, nonché sulle nuove fragilità urbane.

I suoi ultimi libri sono (2018) "Nel labirinto delle paure" (con Pierfrancesco Majorino) Bollati Boringhieri, (2018) "Tessiture sociali" (con Francesco Pugliese) Egea Bocconi, (2016) "La società circolare" (con Federico Della Puppa e Roberto Masiero) Derive Approdi.

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