Il 4 novembre 2004, una data che ha segnato la storia della musica più recente: all’Auditorium Manzoni di Bologna debutta l’Orchestra Mozart, ultima creatura di Claudio Abbado. 20 anni esatti sono trascorsi da allora. Quando, quella sala gremita accolse il nuovo progetto concepito dalla triade Claudio Abbado, Carlo Maria Badini, già sovrintendente della Scala, e Fabio Alberto Roversi Monaco, magnifico rettore dell’Università di Bologna, e nato sotto l’egida della Regia Accademia Filarmonica di Bologna, storica istituzione fondata nel 1666 in cui Wolfgang Amadeus Mozart, appena quattordicenne, studiò composizione sotto la guida di Padre Martini. Giovani talenti insieme a solisti e prime parti di blasonate orchestre, a formare un ensemble capace di sprigionare un’energia travolgente. Quella indimenticabile quanto attesa serata - terminata con ben sei bis - prevedeva in programma la beethoveniana Ouverture dall’Egmont insieme a celebri pagine mozartiane, la Sinfonia concertante in Mi bemolle maggiore per violino, viola e orchestra, solisti Giuliano Carmignola e Danusha Waskiewicz, il Concerto n. 20 in Re minore per pianoforte e orchestra, solista Till Fellner, e la Sinfonia n. 35 in Re maggiore “Haffner”. La forza dirompente di quella neonata e visionaria realtà è custodita e “fermata nel tempo” in un cd allora prodotto dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e dalla Regia Accademia Filarmonica di Bologna…
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