Persone radunate di fronte al CBGB di New York, 1978
La Recensione

“Questa non è una discoteca. La storia del CBGB”

Lo storico locale del Lower East Side di New York nel racconto di Roman Kozak

  • Oggi
  • 15 min
  • Paolo Prato
  • © Ebert Roberts
Scarica

Questa non è una discoteca (Edizioni Interno 4) di Roman Kozak racconta la storia del CBGB, storico locale del Lower East Side di New York, culla del punk e della new wave. Nato come spazio dedicato a country, bluegrass, blues e musica per buongustai, divenne invece il punto nevralgico della scena rock più grezza e innovativa della città. Hilly Kristal, il proprietario, credeva nei giovani musicisti e offrì loro un luogo in cui esprimersi liberamente, nel cuore della Bowery degli anni Settanta fra degrado e bohème. Il libro fornisce una testimonianza diretta della New York post-Velvet Underground e pre-punk, descritta come sporca, pericolosa e brulicante di creatività. Il CBGB, locale proletario e malmesso, divenne il trampolino di lancio per band destinate a fare la storia: Television, Blondie, Ramones, Talking Heads, Patti Smith, Dead Boys e molte altre. La stampa specializzata ne riconobbe presto l’importanza, salutando il punk come una rottura necessaria rispetto al rock iper-commerciale del periodo post-hippie. Il termine “punk” venne adottato per indicare l’estetica scarna e provocatoria di una scena nata a New York, che trovò poi nella Londra dei Sex Pistols la spinta mediatica decisiva. Con gli anni Ottanta il locale divenne centro anche della scena hardcore, continuando a ospitare nuove generazioni di musicisti come Sonic Youth. Il CBGB chiuse l’11 ottobre 2006 con un concerto di Patti Smith, e il libro si conclude ricordando anche le band italiane che vi suonarono, come Negazione e Raw Power. È trascorso mezzo secolo da quegli anni e il libro è un’occasione unica per riscoprire un capitolo fondamentale della storia della musica alternativa. 

Scopri la serie

Correlati

Ti potrebbe interessare