Lapide in memoria delle vittime dell'attentato terroristico di Charlie Hebdo
Lapide in memoria delle vittime dell'attentato terroristico di Charlie Hebdo (Keystone)

“Chérie, je vais à Charlie“

di Alessandra Rebecchini

LASER
Venerdì 06 gennaio 2017 alle 10:00
Replica alle 22:35

«Chérie, je vais à Charlie» sono le ultime parole pronunciate da Georges Wolinski per salutare sua moglie il 7 gennaio 2015, sono anche il titolo del libro che Maryse Wolinki ha scritto un anno dopo l’attentato a Charlie Hebdo per raccontarci chi era quest’uomo, quali erano gli ideali del noto vignettista e umorista incontrato da lei appena ventenne e con cui ha passato 47 anni della sua vita.

Subito dopo l’attentato Maryse ha sentito il bisogno di ricostruire passo dopo passo, minuto per minuto quel che è successo a Charlie Hebdo: l’assassinio di suo marito Georges Wolinski. Oggi vuole tenere stretti i ricordi e le immagini solari di un uomo straordinario che le ha insegnato il senso dell’umorismo e la libertà di espressione.

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