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Arianna Scommegna: una grande attrice, semplice e diretta

a cura di Giorgio Thoeni

  • 05.04.2016, 11:00

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Martedì 05 aprile 2016 alle 09:00
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“Uno degli aspetti che mi incuriosisce di più del lavoro teatrale dell’attore è la nascita e la fondazione di un personaggio; quando cammino per la strada, sul metrò, negli autobus mi perdo letteralmente a osservare le persone, gli esseri umani, come camminano, come leggono il giornale, le loro espressioni di gioia, di dolore, di ansia; mi incanto a guardare la gente che incontro, è una passione e se la metropolitana non fosse così claustrofobica sarebbe la mia seconda casa. Forse è un po’ anche per questo che amo questa città che tanti chiamano brutta, forse perché c’è tanta di quella gente da incontrare, da seguire, da imitare...una meravigliosa varietà di casi umani!” A dirlo è Arianna Scommegna. Nata a Milano si diploma come attrice nel 1996 presso la “Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi”. Dal 1996 è socia fondatrice dell’Associazione Teatrale Indipendente di Ricerca (ATIR), con la quale ha recitato negli spettacoli diretti da Serena Sinigaglia: da “Romeo e Giulietta” a “Lear – ovvero tutto su mio padre” di W.Shakespeare, dalle “Baccanti” alle “Troiane” di Euripide e “Donne in parlamento” di Aristofane, per citarne solo alcuni. Con la regia di Peter Stein ha inoltre recitato nello spettacolo “Ritorno a casa” di Pinter meritandosi il Premio Ubu 2014 come migliore attrice. Prima di quel riconoscimento ha ricevuto il Premio Lina Volonghi nel 1996, il Premio della Critica nel 2010 e il Premio Hystrio nel 2011. L’elenco degli spettacoli al suo attivo è molto lungo, come il numero dei registi che l’hanno diretta. Ci limitiamo almeno a ricordare quelli di maggior riferimento come Gabriele Vacis e Gigi Dall’Aglio, fra i testimoni della nuova drammaturgia come anche Serena Sinigaglia.

Giorgio Thoeni ha incontrato Arianna Scommegna per una conversazione a tutto tondo, che va dalla periferia milanese al ruolo della donna sulla scena italiana e al senso stesso del teatro nella società.

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