LASER
Martedì 07 febbraio 2017 alle 09:00
Replica alle 22:35
Stalingrado è un mito che copre una città reale. Tra l’estate del 1942 e il febbraio dell’anno successivo, la città russa cresciuta lungo la sponda occidentale del basso corso del Volga è stata al centro di una feroce battaglia che ha segnato il corso della Seconda Guerra mondiale. Rinominata per esaltare il mito del dittatore georgiano al potere a Mosca, Stalingrado fu però la diga dove l’attacco coordinato delle truppe tedesche, italiane, rumene e ungheresi si infranse sulla resistenza delle truppe sovietiche. Cronista di quegli eventi fu Vassilij Grossman, allora giornalista di “Stella Rossa”. Oggi, diventata Volgograd, la città fa i conti con i problemi del presente cercando di venire a patti con il suo passato.
Grossman a Stalingrado. Una città oltre il suo mito