Laser
Lunedì 25 gennaio 2016 alle 09:00
Replica alle 22:35
Tra le poche conseguenze positive della globalizzazione c’è l’incontro di culture che s’ignoravano fino a pochi decenni fa. Le orchestre multietniche, nate a centinaia in molti paesi europei, ne sono la manifestazione più spontanea e frequente. Tra queste l’Orchestra Multietnica Mediterranea, formata quattro anni fa, che è riuscita a riunire cantanti e musicisti che, da vari continenti e diversi paesi e in modi talvolta drammatici, si sono insediati a Napoli. Il linguaggio plurale e universale della musica ha coinvolto artisti provenienti dall’Est europeo, (Albania, Romania e Bulgaria), dall’Oriente (Sri Lanka), dall’America Latina (Colombia) e soprattutto dall’Africa (Senegal, Capo Verde, Nigeria e Ghana). A organizzare la OMM, coinvolgendo anche qualche musicista napoletano, sono stati la cantante Romilda Bocchetti, il chitarrista Giovanni Guarrera e il manager Ezio Felaco, avendo un obiettivo artistico e culturale, ma anche umanitario per il proposito di veicolare un messaggio di pace, armonia e collaborazione tra i popoli. Il Laser dedicato al fenomeno delle orchestre multietniche racconta la gioia e le speranze del fare musica insieme, senza nascondere le difficoltà di un’impresa comunque complicata di convivenza.
Orchestra Multietnica Mediterranea