Le prigioniere facevano anche una radio, ad uso proprio, per resistere alla prigione, alle torture e alle minacce continue di essere ammazzate. Attraverso gli spioncini delle loro celle davano vita ogni sera ad un palinsesto fatto di interviste, racconti, canti, recensioni di film e persino ricette di cucina. Anche così, Norma Victoria Berti riuscì a sopravvivere all'incubo cominciato a Córdoba alle sei del pomeriggio dell'11 novembre 1976 quando, all'età di 21 anni, fu sequestrata dai militari argentini. A Guido Piccoli la donna, che attualmente vive a Torino, ha raccontato l'esperienza dei lager, riportata anche nel libro "Donne al tempo dell'oscurità": un'esperienza terribile ma anche commovente, coraggiosa e punteggiata da dignità, vitalità e convinzione che, alla fine, si sono dimostrate vincenti sugli assassini in divisa
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