“Il governo fascista giustifica la conquista armata del potere politico, l’uso della violenza e il rischio di una guerra civile, con la necessità urgente di ripristinare l’autorità della legge e dello Stato, e di restaurare l’economia e la finanza salvandole dall’estrema ruina. I numeri, i fatti e i documenti raccolti in queste pagine dimostrano invece che mai tanto, come nell’anno fascista, l’arbitrio si è sostituito alla legge, lo Stato asservito alla fazione, e divisa la Nazione in due ordini, dominatori e sudditi.”
(Giacomo Matteotti)
L’ultimo scritto –fino ad oggi inedito- di Giacomo Matteotti, l’ultimo documentatissimo atto d’accusa del giovane segretario del Partito Socialista Unitario nei confronti del regime fascista, di cui vede la trasformazione in dittatura prima di esserne vittima lui stesso con il rapimento e l’omicidio del 10 giugno 1924, è diventato l’ultimo volume dell’edizione critica delle opere di Matteotti, a cura dello studioso Stefano Caretti, ordinario di storia contemporanea all’Università di Siena. Si intitola “Un anno e mezzo di dominazione fascista” (naturale prosecuzione di “Un anno di dominazione fascista”, pubblicato nel febbraio 1924 e diffuso in condizioni di semiclandestinità) ed è anche l’ultimo dei 13 volumi delle opere –tutte per la cura rigorosa di Caretti- pubblicate dal 1983 ad oggi (Pisa, Nistri Lischi e poi Pisa University Press) dalla Fondazione di studi storici Filippo Turati, in collaborazione con l’Archivio della Camera dei deputati e la Fondazione Giacomo Matteotti di Roma.
Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)
Matteotti, Giacomo. Un anno e mezzo di dominazione fascista / a cura di Stefano Caretti. Pisa University Press, 2020
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