Il 20 giugno del 1941 giunse a Buenos Aires una nave mercantile chiamata Nan-a-Maru. L’imbarcazione proveniente dal Giappone doveva consegnare del materiale inviato dall’ambasciata tedesca di Tokyo alla omologa di Buenos Aires. Il carico venne requisito dalle autorità argentine e scomparve nel nulla. Ottantaquattro anni è tornato alla luce durante dei lavori di ristrutturazione all’interno della sede della Corte Suprema di Giustizia dello stato sudamericano. Il materiale è stato rinvenuto all’interno di casse di legno di uno champagne argentino dell’epoca soprannominato el vino del inmigrante. Una storia incredibile che evidenzia un ritrovamento storico di portata mondiale, capace di ridefinire i rapporti tra la dittatura nazista di Hitler e l’Argentina di quegli anni. Lo raccontano Eliahu Hamra, Rabbino Capo dell’AMIA (Asociación Mutual Israelita Argentina), il direttore del Museo dell’Olocausto Jonathan Karszenbaum, la storica e ricercatrice Marcia Ras, il giornalista investigativo e redattore giudiziario del quotidiano Clarìn Daniel Santoro. La melodia finale è tratta da Alfonsina y el Mar, canzone della cantautrice argentina Mercedes Sosa dedicata ad Alfonsina Storni Martignoni, poetessa, attrice e giornalista nata nel 1892 a Sala Capriasca in Ticino e scomparsa a Buenos Aires nel 1938.
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