Laser

Soumayla Sacko

di Fransiska Dorau

iStock-I lavoratori migranti nel campo

Mercoledì 04 e giovedì 05 settembre 2019

Morte d'un bracciante, sindacalista, africano in Calabria

Secondo l'"Indice della schiavitù globale", pubblicato dalla "Walk Free Foundation", più di 50.000 persone hanno lavorato in condizioni di schiavitù moderna nel settore agricolo in Italia in 2018. In Mali, prima di arrivare in Italia, Soumayla Sacko faceva il contadino. Nel 2015, ha dovuto abbandonare la sua terra per l’impatto negativo del cambiamento climatico sulla produzione agricola. In Calabria, ha lavorato come bracciante per 2 a 3 euro l’ora ed è stato attivista del’Usb, l’Unione sindacale di base. Per quattro anni, ha vissuto nella baraccopoli di San Ferdinando.

Il 2 giugno 2018, è stato ucciso in una fabbrica dismessa di San Calogero, in un’area considerata come una delle discariche illegali più devastante d’Europa, una discarica utilizzata dal la malavita per interrare in mezzo agli agrumeti.135.000 tonnellate di metalli pesanti, fanghi e ceneri industriali.

Con la collaborazione di Daniel Bilenko

Soumayla Sacko

  • Soumayla Sacko (1./2)

    Laser 04.09.2019, 11:00

  • Soumayla Sacko (2./2)

    Laser 05.09.2019, 11:00

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