Pietra lunare consegnata all'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale dagli USA
Laser

Storia pietra lunare

di Alessandro Bertellotti

  • © WIPO - Emmanuel Berrod
  • 15.7.2019
  • 24 min
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  • Scienze umane e sociali
  • Scienza e tecnologia

La Svizzera è una delle poche nazioni al mondo a conservare sul proprio territorio pietre lunari provenienti da tre diverse missioni lunari americane. Un reperto giunto con Apollo 11 si trova all’ETH di Zurigo, una pietra di 105 grammi è visibile nella hall dell’Organizzazione internazionale per la proprietà intellettuale a Ginevra, portata sulla terra dall’equipaggio di Apollo 15, e al museo svizzero dei trasporti di Lucerna è visibile la “pietra della buona volontà”. Il presidente statunitense Richard Nixon aveva deciso di recapitare ai governi dei paesi riconosciuti da Washington e ai cinquanta stati degli USA un pezzetto di luna e una bandierina di pochi centimetri di superficie portata a bordo dell’ultima missione lunare, Apollo 17.

Resta impossibile sapere con precisione quante pietre lunari si trovino in giro per il mondo. L’ente spaziale americano fatica non poco a tenere i registri aggiornati. Alcune pietre sono state rubate, altre sono conservate negli istituti di ricerca, nei forzieri dei collezionisti o cedute agli sponsor dei progetti spaziali americani. Una cosa è certa: le pietre lunari continuano ad ispirare generazioni di studenti e appassionati, li spingono a condividere le conoscenze sul cosmo e sulla ricerca spaziale.

Una curiosità: la pietra lunare più vicina alla Svizzera italiana si trova a Milano, al museo della scienza e della tecnologia. Se si vuole la luna, basta insomma un viaggio di un’oretta.

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