Le scrittrici e gli scrittori scandinavi hanno conosciuto, a partire dagli anni duemila, una grande popolarità. Il pubblico ha saputo apprezzare non solo le voci della letteratura d’inchiesta, gialli, thriller e noir sono sempre saldi ai primi posti delle classifiche, ma altre scritture hanno fatto breccia nel cuore dei lettori in lingua italiana. Che cosa ha contribuito a questo effetto Scandinavia? Quali elementi costitutivi caratterizzano le opere che arrivano dalla Svezia, Norvegia, Danimarca e Islanda? Il recente Premio Nobel al norvegese Jon Fosse ha nuovamente accesso i riflettori su una produzione vasta e articolata che si misura con tutte le forme assunte dalla parola: romanzi, pièces teatrali, scrittura per l’infanzia, saggistica e poesia. L’approfondimento di Rete Due ricostruisce, in due puntate di Laser a cura di Moira Bubola, la mappa di una letteratura che vanta un sempre maggiore numero di lettori.
Ne parliamo oggi con Margherita Podestà Heir, traduttrice e voce in italiano dei romanzi di Jon Fosse pubblicato da La Nave di Teseo e con Franco Perrelli, professore ordinario di discipline dello spettacolo e specialista di teatro scandinavo.
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