Sassofonista, arrangiatore, direttore d’orchestra, Gabriele Comeglio è uno di quei musicisti che il grande pubblico magari non riconosce a colpo d’occhio, ma che ha segnato con la propria arte decenni di musica italiana e internazionale. Dalla collaborazione con cantautori come Lucio Dalla e Mina, fino al lavoro con le big band jazz, Comeglio ha attraversato i generi con eleganza, intelligenza musicale e una rara capacità di ascolto, qualità che ritroviamo tutte nel suo nuovo CD.
In questo lavoro, Comeglio torna a un jazz che racconta storie, che respira, che lascia spazio al dialogo tra i musicisti, restituendo al disco la dimensione di incontro vivo, non di prodotto confezionato. La sua scrittura è precisa e al tempo stesso aperta all’improvvisazione, capace di restituire l’anima dei brani senza costringerli in forme rigide. Il risultato è un lavoro maturo, che non cerca l’effetto ma la profondità, che non ostenta virtuosismi ma costruisce un suono caldo, luminoso, in cui ogni nota sembra trovare il proprio posto naturale.
Nell’intervista di Christian Gilardi, che vi proponiamo, Comeglio racconta la genesi del progetto, le scelte artistiche dietro ogni brano, il senso di responsabilità nel dare forma a un disco oggi, in un’epoca in cui la musica spesso viene consumata in fretta e distrattamente. Racconta anche del suo rapporto con gli strumenti a fiato, con il repertorio jazzistico e con le influenze che hanno plasmato il suo linguaggio musicale. Ne emerge il ritratto di un artista che sa farsi da parte quando serve, che conosce il valore del silenzio, che mette sempre al centro la musica e non l’ego di chi la suona.
L’ascolto di questo CD è un invito a fermarsi, ad ascoltare con attenzione, a lasciarsi trasportare da melodie che sanno farsi carezza e da ritmi che pulsano con misura, mai invadenti. È un disco che parla tanto a chi conosce bene il jazz quanto a chi desidera avvicinarsi a questo linguaggio con curiosità, grazie a una scrittura accessibile ma mai banale, e a un suono che vibra di vita vissuta.
Con Gabriele Comeglio, parliamo di jazz, di storie e di futuro, con la leggerezza profonda di chi ha fatto della musica non solo un mestiere, ma un modo di stare al mondo.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/702496