Barbara Hannigan è molto più che un soprano. È una performer, una direttrice d’orchestra, un’organizzatrice. Poliedrica, proteiforme, vulcanica. La sua è una creatività in continua evoluzione, temperata, però, dalla strettissima disciplina che ogni musicista deve alla propria arte, soprattutto se il campo in cui ha deciso di eccellere è quello della musica contemporanea; e il termine eccellenza è indisputabile, considerato che cento compositori viventi hanno deciso di scrivere nuovi lavori proprio per la voce della cantante candese. Sarà lei a dirigere il concerto di apertura del Festival di Verbier di quest’anno, in diretta su Rete Due alle 18.30. In questa intervista, Francesco Biamonte interroga Barbara Hannigan sulle origini di una creatività estremamente rigorosa.
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