Antro è il primo album solista di Massimiliano Di Carlo — trombettista, cantante, polistrumentista e ricercatore vocale — uscito il 25 aprile 2025. Registrato presso lo Spectrum Studio di Bologna (mix di Roberto Passuti, mastering di Francesco Brini), il disco raccoglie nove brani in cui convivono oralità arcaica, improvvisazione, sperimentazione e radici dell’Appennino centro-meridionale.

Il titolo richiama l’Antro della Sibilla, luogo mitico di visioni e metamorfosi. Non a caso, Di Carlo costruisce qui un viaggio sonoro che attraversa la memoria, il corpo e il rito. La voce — talvolta soffiata, talvolta sciamanica — si intreccia con strumenti agro-pastorali, elettronica minimale e strutture jazzistiche libere.

Due brani del disco (Maitinata e Ninna nanna) sono tratti da un live registrato per Rete Due della RSI, nel programma “Suoni dal Sud”, dove l’ascolto diretto del pubblico ha restituito l’intensità performativa e la forza evocativa della musica.

Nel trio che accompagna Di Carlo spiccano Gioele Pagliaccia (batteria, percussioni, oggetti) e Marco Zanotti al contrabbasso — musicista versatile e presente in molti contesti di confine tra jazz e world music. Insieme creano un paesaggio sonoro denso, visionario, dove convivono eco arcaiche e aperture contemporanee.

Christian Gilardi ha incontrato Di Carlo per parlare di questo lavoro: ne è emerso un confronto denso sul rapporto tra voce, territorio e ascolto. Antro non è solo un disco: è un luogo acustico dove si condensano anni di ricerca sul campo, studi vocali (dal Dhrupad indiano al canto difonico), viaggi, incontri e silenzi. Un’opera coraggiosa, che si ascolta come un racconto iniziatico: ogni traccia è una soglia, un richiamo.

Antro è stato accolto dalla critica come un’opera radicale e necessaria, capace di aprire spazi nuovi nell’immaginario musicale contemporaneo. Un disco da ascoltare ad occhi chiusi, lasciandosi condurre nel profondo — là dove tutto inizia.