Serenata d’Amore, così è stata ribattezzata una delle composizioni meno conosciute di Antonio Vivaldi, il cui unico manoscritto superstite risulta privo di frontespizio e titolo originale. Opera della piena maturità artistica del Prete Rosso, nota nel suo catalogo come Serenata RV 690. Serenata d’Amore, quindi, in riferimento al tema centrale: la travolgente storia d’amore tra la ninfa Eurilla e il pastore Alcindo, un intreccio di inganni e rivelazioni che conduce a una profonda riflessione sulla natura dei sentimenti umani. A proporla in prima assoluta in una produzione firmata dalla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara in collaborazione con la londinese Wigmore Hall, il maestro Federico Maria Sardelli (nella foto)i, sul podio alla guida del suo ensemble Modo Antiquo e degli interpreti Valeria La Grotta, Giuseppina Bridelli e Valentino Buzza. Abbiamo incontrato Sardelli per saperne di più, qualche attimo prima della rappresentazione al Teatro Comunale Abbado di Ferrara.
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