Un romanzo che intreccia musica e suspense. Bruno Nardi, musicista, torna nel suo paese calabrese per inaugurare una scuola di musica in memoria del padre. Ma la serenità dell’estate è spezzata da un delitto inatteso: il corpo di una giovane donna viene ritrovato durante un matrimonio.
Da qui si apre un intreccio di segreti, lettere dimenticate e passioni proibite, che affondano le radici nel passato. La narrazione si sviluppa come una partitura in cinque voci, dove ogni personaggio è un tema che si sovrappone agli altri, tra madrigali di Gesualdo da Venosa, echi musicali e omaggi alla canzone d’autore.
Un giallo raffinato, dove il ritmo della parola e il respiro della musica accompagnano il lettore verso una verità inaspettata.
Ne parliamo con l’autore, Antonio Bonfilio, che un lungo percorso nel mondo della musica: studioso di musicologia, musicoterapeuta, autore negli anni ’80 nella scena musicale alternativa, project manager per grandi eventi culturali, animatore di rassegne come Arthemisia Classica Festival e Morellino Classica Festival Internazionale. Nel 2022 gli è stato assegnato a Roma, con decreto del Presidente della Camera dei Deputati, il “Premio Nazionale Lucio Colletti per la Musica”.
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