Il filo, la stoffa, il vestirsi “intessono”, è il caso di dirlo, tutta la nostra storia individuale e collettiva. Veniamo vestiti, ci vestiamo, vestiamo, l’atto del vestire non è mai neutro, ma ha sempre una forza simbolica. La letteratura per l’infanzia è uno degli ambiti in cui questa forza è più evidente, anche perché l’infanzia viene vestita come atto simbolico e pratico di accudimento, e a sua volta l’infanzia veste, bambole e pupazzi, e si traveste. E che dire di tutti quei personaggi letterari che vengono definiti -anche- dal loro abbigliamento, come Pippi Calzelunghe, o Mary Poppins, tanto per citarne un paio; o dei personaggi fiabeschi che vengono definiti -anche- dai loro accessori, come Cenerentola o Cappuccetto Rosso.
Marcella Terrusi (Università di Bologna) ha dedicato a queste tematiche un bel saggio, intitolato Il guardaroba favoloso. Moda e costume nella letteratura per l’infanzia, che idealmente costituisce il terzo volume di una trilogia, edita da Carocci, tutta volta ad approfondire lo studio dell’albo illustrato. I due precedenti volumi erano Albi illustrati. Leggere, guardare, nominare il mondo nei libri per l’infanzia e Meraviglie mute. Silent book e letteratura per l’infanzia.
Marcella Terrusi sarà ospite nella Tana per parlarci del Guardaroba favoloso.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/704020





