Reportage

Il profumato cubo di… Marsiglia

di Clara Caverzasio

  • 22 agosto 2015, 13:40
Il direttore del saponificio artigianale Le Fer à Cheval

Il direttore del saponificio artigianale Le Fer à Cheval

  • © RSI - Clara Caverzasio

Se c’è un prodotto che da sempre è associato alla città di Marsiglia e che anzi l’ha fatta conoscere nel mondo, questo è il ‘sapone’, il sapone di Marsiglia’, quel cubo bianco e verde, all’apparenza semplice e modesto, ma che vanta una straordinaria e interessantissima storia secolare. Bisogna risalire fino al XII secolo almeno per trovare dei fabbricanti di sapone, che utilizzavano come materia prima l'olio d'oliva prodotto localmente. Una produzione che è andata via via aumentando: se nel ‘700 c’erano ben 48 saponifici, nell’800 erano già 80 e allo scoppio della seconda guerra mondiale, Marsiglia garantiva la metà della produzione francese. Ma gli anni che seguirono furono disastrosi: il sapone fu soppiantato dai detersivi di sintesi ed i saponifici marsigliesi chiusero uno dopo l'altro. Oggi, malgrado l’invasione di prodotti che si fregiano, spesso a torto, della famosa denominazione, non restano, qui in città, che due saponifici che producono il vero sapone di Marsiglia’, in modo artigianale. Ed è proprio in una di queste due fabbriche che inizia l’ultimo réportage realizzato da Clara Caverzasio, che ci porterà anche alla Camera di Commercio di Marsiglia, dove il ‘sapone’ ha un ruolo di primo piano, avendo contribuito e non poco alla sviluppo della città.

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Reportage 19.08.2015, 16:02

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