Tempo dello spirito

Una veglia di preghiera per il superamento dell’omobitransfobia

Con Elisabetta Tisi e Emilio Motta

Locandina della veglia ecumenica

- In che modo mettersi all’ascolto di Dio, che è silenzioso ma non muto? Dubitando di lui: bisogna dubitare di conoscerlo, per dargli spazio e possibilità di manifestarsi. È quanto afferma Elisabetta Tisi, parroca della Chiesa cattolica cristiana del Ticino, che durante il mese di maggio propone un ciclo di quattro meditazioni su cosa significhi la resurrezione nella vita e nella fede. Pasqua – spiega – significa liberazione dall’Egitto, cioè da tutti quei luoghi stretti che ci tengono lontani dalla pienezza della vita. “Qualunque sia il luogo stretto nel tuo mondo, nella tua mente, nella tua vita, Dio ti dice: ti porto via di lì”, afferma Elisabetta Tisi.

- In più di 60 paesi nel mondo l’omosessualità è considerata un reato; in alcuni di essi è punibile con la pena di morte. A Lugano si tiene il 21 maggio una Veglia ecumenica di preghiera, per il superamento dell’omobitransfobia, presso la basilica del Sacro Cuore. Promuove l’iniziativa il gruppo “La Porta aperta”, nato in seno all’Azione cattolica ticinese. Aderiscono anche la Chiesa evangelica riformata nel Ticino (Cert) e la Chiesa cattolica cristiana del Ticino. Ne parliamo con Emilio Motta, del gruppo promotore.

- Il numero di maggio del mensile “Voce evangelica” – edito dalla Conferenza delle Chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera propone un Dossier dedicato al tema “Sessualità, dono di Dio”. Ne parliamo con la caporedattrice, Gaëlle Courtens.

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