A Snozzi il Gran Premio svizzero d’arte
Voci dipinte

Luigi Snozzi: architettura come resistenza

di Emanuela Burgazzoli

  • Keystone
  • 21.2.2021
  • 1 h
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  • Scienze umane e sociali

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"Quando progetto cerco sempre la soluzione migliore per quel luogo e quel momento specifico. Una buona soluzione supporterà tutti i cambiamenti futuri”: dichiarava Luigi Snozzi in una recente intervista. Scomparso il 29 dicembre 2020 all’età di 88 anni Snozzi, fra i più noti architetti svizzeri, ha lasciato il segno nelle giovani generazioni grazie ai suoi progetti innovativi e a un’intensa attività didattica che lo ha visto insegnare a Losanna e Zurigo, a Ginevra e ad Alghero. Fra le realizzazioni più significative spicca l’intervento di Monte Carasso, esperimento urbanistico di risonanza internazionale. Chiarezza di pensiero, coerenza, generosità: sono le qualità che gli attribuiscono coloro che lo hanno conosciuto. Per ripercorrere il pensiero e l’opera di questo maestro dell’architettura "Voci Dipinte" dà la parola a Stefano Moor, architetto ed ex collaboratore di Luigi Snozzi, e al professor Nicola Navone, docente all’Accademia di architettura di Mendrisio.

Prima emissione domenica 24 dicembre 2021

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