Chris reading tactile plan of the LightHouse for the Blind and Visually Impaired in San Francisco, California.
Voci dipinte

Nuove prospettive per l’architettura

Quando inclusività e accessibilità entrano a far parte del progetto di uno spazio

  • 12.10.2025
  • 55 min
  • Cristiana Coletti
  • Credit: FoggStudio, Don Arana-Fogg, photography
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«L’idea di standard – l’utente bianco, maschio, abile e di classe media – è nata attraverso determinati modi di conoscere e misurare i corpi. Questa figura si è fatta strada nel design attraverso manuali e programmi di studio». (Aimi Hamraie, intervista di Chiara Alessi, Architettura e inclusività, “Il Giornale dell’Architettura”)

Se per molto tempo l’architettura ha avuto come unico riferimento un “utente tipo”, un “corpo standard”, oggi sempre più designer, architetti, attivisti, chiedono di ampliare lo sguardo, di includere corpi, esperienze e sensibilità diverse, riconoscendo che ogni spazio può e deve diventare un luogo di partecipazione, non di esclusione.

Proprio questo tema, così attuale e urgente, sta al centro della puntata di Voci Dipinte. Lo spunto ce lo offre il recente speciale pubblicato dal Giornale dell’Architettura “Architettura e inclusività”.

Ospiti:

Anna Bernardi, Docente e ricercatrice di storia e teoria dell’arte e dell’architettura (ISA) presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio.

Sergio Bettini, Architetto e docente di Storia dell’Architettura e di Restauro presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio.

L’inserto della settimana ci porta al Museo Villa dei Cedri, Bellinzona, dove è in corso la mostra “Looking for Lissitzky”. Ne parla la direttrice del museo Carole Haensler.

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