Nonostante siano passati più di mille giorni dall’inizio della guerra in Ucraina, c’è ancora chi si reca nel paese per scopi che non hanno a che vedere con la violenza. La vita culturale del Paese tenta – riuscendoci abbastanza bene – di rimanere attiva dando risultati nei diversi campi che possono essere annoverati sotto questa voce. La musica, forse più di altre realtà, continua a svolgere un ruolo non secondario offrendo occasioni di incontro e svago, seppur facendo i conti con le precauzioni e le strategie della sicurezza. Oltre ai tanti musicisti ucraini, ve ne sono anche che regolarmente raggiungono il Paese in guerra provenendo dall’estero. Uno di questi è il direttore d’orchestra Stefano Torboli che si trova in Ucraina proprio in questi giorni per dirigere Il trovatore di Giuseppe Verdi, prendendo così parte a una delle più complicate vite culturali della nostra contemporaneità.
Stefano Torboli sarà ospite assieme al tenore Francesco Congiu e a Carla Moreni al microfono di Martino Donth e Giovanni Conti per raccontare la sua esperienza.
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