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Voi che sapete...

La compulsione delle classifiche

di Claudio Farinone e Giovanni Conti

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  • 1.2.2023
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  • Musica

Da qualche tempo le riviste online, le newsletter, i siti web ci sommergono di classifiche.

Molte sono musicali: “i dieci album migliori del …”, “i venti migliori chitarristi metal”, “le dieci canzoni peggiori dei Rolling Stones”, eccetera.

Si tratta certamente di un fenomeno diffuso ed esteso alle più diverse categorie: il “clickbait”, cioè il tentativo di attirare dei click, suscitando la curiosità del lettore e facendolo entrare in un sito, che così viene remunerato dagli investitori pubblicitari.

C’è anche “un metodo sicuro per sgorgare il lavello della cucina”, o “un rimedio straordinario per il mal di schiena”. Ma è interessante che la musica, e soprattutto il rock e il pop, sia uno degli strumenti più usati in queste strategie. Come mai?

Da un lato, c’è un bisogno di acculturazione di molti adolescenti che non hanno avuto occasione di formarsi un gusto, attraverso le interazioni con i loro coetanei che la pandemia ha impedito. Quindi, le classifiche sono anche una risposta a una domanda.

Poi, man mano che la musica “dei giovani” invecchia, c’è una tendenza a creare un canone, una gerarchia, che in passato era la prerogativa di generi “da adulti”, come la musica classica o il jazz. Ma in ogni caso, quelle classifiche hanno un senso?

Claudio Farinone e Giovanni Conti ne parlano con il cantautore Eugenio Finardi e con il musicista e musicologo Franco Fabbri.

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